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L’Endometriosi è una malattia che colpisce unicamente le donne, anche in età giovanissima (3 milioni i casi in Italia, 14 milioni in Europa e 150 milioni nel mondo – dati emersi da un’indagine conoscitiva commissionata dal Senato nel 2006) e può rimanere sconosciuta anche per anni. Forti dolori addominali, difficoltà nei rapporti intimi, stanchezza fisica cronica, incapacità di recarsi al lavoro nei giorni “critici”: sono questi i sintomi rivelatori, spesso sottovalutati poiché molto simili a quelli del ciclo mestruale e che tendono a riflettersi negativamente sulla sfera privata di molte giovani coppie. Il ritardo diagnostico, che in Europa si attesta in media sui nove anni, ha conseguenze talvolta drammatiche quali la resezione intestinale con relativa colostomia (il sacchetto per le feci) e l’infertilità. Tra le vittime illustri dell’endometriosi, Sharon Stone, Susan Sarandon, Nancy Brilli, ma ne soffriva anche Marilyn Monroe.

Nel 2009, grazie ad un’intuizione del Prof. Pietro Giulio Signorile, Presidente della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus, si ebbe la prima, inconfutabile dimostrazione sulla genesi della malattia, dopo oltre tre secoli di teorie e pratiche terapeutiche mai scientificamente provate. L’intuizione, sviluppata in collaborazione con il gruppo di ricerca della II Università di Napoli, si è rivelata corretta. Lo studio ha dimostrato, per la prima volta in maniera scientifica, la validità della teoria embriogenetica per la genesi della Endometriosi, cioè che la Endometriosi è determinata dalla presenza di tessuto endometriale primitivo al di fuori dell’utero, derivante da una dislocazione di tale tessuto per un minimo difetto nella organogenesi dell’apparato genitale. Infatti, su alcune decine di feti femminili studiati, l’11% di essi aveva la presenza di endometrio al di fuori dell’utero nelle zone tipiche della malattia. Dato percentualmente compatibile con la incidenza della malattia sulla popolazione femminile adulta (10%-15%).  Alla luce di tale scoperta, l’Endometriosi, così determinata, non può essere considerata una malattia ricorrente ma congenita.

Sempre nel 2009, presso il Ministero per le Pari Opportunita’, il Ministro Mara Carfagna ha firmato con il Presidente della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus, Prof. Pietro Giulio Signorile, con il Presidente dell’ INAIL Marco Fabio Sartori ed il Presidente dell’ INPS Antonio Mastrapasqua, il Protocollo di Intesa sull’Endometriosi. Il Protocollo costituisce il primo atto concreto per la tutela di milioni di donne italiane affette dalla patologia, con l’obiettivo di combattere ogni forma di discriminazione sociale e professionale. Alla prima Campagna Istituzionale di informazione e sensibilizzazione sulla malattia, si affianca l’attività di Ricerca Scientifica per la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura, un pacchetto di misure predisposti dagli Enti coinvolti a sostegno delle pazienti affette da endometriosi.

Tra le principali cause della malattia c’è l’inquinamento chimico. Fattori inquinanti come gli Endocrine Disruptors, presenti in alcuni luoghi di lavoro, sono infatti tra gli elementi scatenanti della malattia: dai farmaci ai pesticidi, dai plastificanti fino alle sostanze di origine industriale. Nel 2010 il team del Prof. Signorile ha individuato nel Bisfenolo A (presente in moltissimi contenitori di plastica) uno tra i principali responsabili dei meccanismi che inducono tale difetto organo genetico.

Le recenti scoperte rappresentano una nuova, grande speranza per milioni di donne affette da questa malattia, che ogni anno costa al nostro Servizio Sanitario Nazionale 180 milioni di Euro e che, con le sue 33 milioni giornate lavorative perse per anno, grava pesantemente sull’intero sistema produttivo del Paese.

Dal 2008, inoltre, la Fondazione Italiana Endometriosi Onlus è impegnata nella Campagna Nazionale di Informazione sull’Endometriosi realizzata ogni prima settimana di aprile in collaborazione con il Segretariato Sociale Rai e promossa attraverso i principali programmi televisivi delle emittenti nazionali.

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Consigli e indicazioni per vivere in modo sano l'endometriosi.

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