La storia dell’endometriosi è la storia naturale di una malattia cronica che accompagna le…

L’endometriosi è causata da alcune cellule della mucosa uterina che si impiantano in regioni diverse dalla parete interna dell’utero (endometrio): quindi parete esterna dell’utero, ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino, vescica e più raramente in altri organi come polmoni e cute. Quando si localizza nel contesto della parete miometriale dell’utero, si parla di adenomiosi.
La sintomatologia può essere avvertita in maniera molto grave e difficile da debellare; però, numerose evidenze scientifiche, nonché coloro le quali hanno già iniziato a percorrere strade salutari, hanno dimostrato che un’adeguata alimentazione può favorevolmente portare ad una efficace remissione dei fastidi.
Le raccomandazioni nutrizionali si basano su cibi che riducono lo stato infiammatorio indotto dalla malattia e sulla assunzione di cibi a ridotto contenuto di estrogeni, ovvero:
- ridurre il consumo di carne rossa, pollame, insaccati e grassi animali, evitando margarina, strutto e prodotti contenenti acidi grassi idrogenati
- prediligere come condimento l’olio extravergine di oliva a crudo
- assumere due/tre porzioni di pesce alla settimana, privilegiando salmone e pesce azzurro, ricchi di omega 3 famosi per le loro proprietà antinfiammatorie, e cinque porzioni di frutta e verdura fresca al giorno
- limitare l’assunzione di zuccheri semplici ed evitare cibi ricchi in fitoestrogeni, quali la soia
- moderare l’uso di bevande contenenti zucchero, caffè, the ed alcool. È consentito l’uso di the verde, soprattutto se deteinato.
- ridurre o eliminare possibilmente cibi contenenti alte quantità di conservanti e coloranti e privilegiare i prodotti dell’agricoltura biologica, privi di pesticidi.
Non esiste evidenza della necessità di eliminare il grano, e tutti i prodotti contenenti glutine, a meno che non sia stata diagnosticata la celiachia. Potrebbe comunque essere utile alternare il grano ad altri cereali, quali farro, orzo, avena, mais, riso, anche al fine di sfruttare le proprietà nutrizionali di diversi tipi di alimenti.
Di frequente si registra la presenza di concomitanti allergie che spesso riguardano fragole, cioccolato, pomodori e formaggi fermentati, o una intolleranza al lattosio, altra causa di gonfiore e dolori addominali, per la quale andrebbero eliminati dalla dieta latte e latticini freschi. Alcuni ritengono che tali alimenti andrebbero aboliti totalmente per il contenuto di estrogeni. Un eventuale colon irritabile deve essere trattato mediante l’assunzione di fibre, abbondante acqua, e riduzione di cibi irritanti, quali cioccolato, latte e caffeina. L’aumentato consumo di fibre determina inoltre una riduzione degli estrogeni circolanti nel sangue con un minore impatto sui tessuti estrogeno dipendenti.
È opportuno associare ad una dieta equilibrata una moderata attività sportiva.
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