La storia dell’endometriosi è la storia naturale di una malattia cronica che accompagna le…

Le terapie convenzionali si concentrano principalmente sulla riduzione dei livelli sistemici di estrogeni; tuttavia, non hanno un’efficacia desiderabile a volte e possiedono notevoli effetti collaterali. Pertanto, c’è un crescente interesse per l’uso della fitoterapia (integratori) per il trattamento dell’endometriosi.
Abbiamo già discusso di come chi soffre di endometriosi dovrebbe adottare un certo stile di vita e una linea di alimentazione particolare e considerare un’integrazione alimentare di vitamine e minerali antiossidanti, visti gli alti valori di stress ossidativo provocati da questa malattia.
Infatti i componenti essenziali che aiutano notevolmente la riduzione dei sintomi tipici dell’endometriosi sono talvolta difficili da trovare in alta concentrazione nei cibi. Esistono tuttavia integratori specifici come ad esempio l’integratore a base di Zinco Rame: ideale per alleviare i dolori mestruali, contrastare le irregolarità del ciclo e ripristinare la salute di pelle e capelli, agisce da normalizzatore endocrino, ricreando il fisiologico dialogo tra ipofisi e ghiandole sessuali.
È utile quindi in una vasta gamma di disturbi mestruali: irregolarità del ciclo, amenorrea (assenza del ciclo), dismenorrea, ma anche acne e capelli deboli a causa di scompensi ormonali.
Un altro importante alleato è l’integratore di Curcuma che allevia il dolore e lenisce l’infiammazione. Si può cercare anche di combattere l’endometriosi assumendo Agnocasto che stimola la produzione di progesterone naturale che contrasterebbe l’endometriosi, attenuando gli effetti degli estrogeni in eccesso.
Esiste un estratto di lampone, il Rusbus idaeus, che è efficace contro i dolori pelvici e contrasta spasmi e infiammazioni e ancora, gli omega-3 che riducono l’infiammazione e rallenterebbero la crescita del tessuto endometriale.
Un piccolo studio di coorte osservazionale ha rilevato che, rispetto a nessun trattamento, il consumo giornaliero di 1800 mg di N-acetilcisteina per 3 mesi era associato a una maggiore probabilità di annullare la chirurgia laparoscopica pianificata rispetto al gruppo senza trattamento.
Allo stesso modo, in un altro studio, l’assunzione di melatonina (10 mg al giorno) per 8 settimane ha migliorato il dolore pelvico non ciclico e la dismenorrea riducendo il consumo di analgesici. Il resveratrolo, che si trova comunemente in quantità significative nell’uva, nel vino e nei frutti di bosco, può anche aiutare nella riduzione del dolore correlato all’endometriosi, tuttavia, i risultati degli studi clinici sull’uomo sono contrastanti.
Un’altra molecola, il palmitoiletanolamide, in combinazione con un acido grasso e mirra, assunto due volte al giorno per 6 mesi ha determinato una riduzione del dolore pelvico non ciclico e della dismenorrea, tuttavia, non esisteva un gruppo placebo, quindi si consiglia cautela.
Infine, è stata trattata una coorte di pazienti con endometriosi per 3 mesi con una composizione che include quercitina, curcumina, partenio, nicotinammide, 5-metiltetraidrofolato e omega 3/6.
Utilizzando una scala analogica visiva, che altro non è un modo per misurare l’intensità di mal di testa, cistite, dolore muscolare o fibromialgia, colon irritabile, dismenorrea, dispareunia e dolore pelvico cronico, è stato dimostrato una significativa riduzione dei sintomi nelle pazienti con endometriosi trattati con la composizione dietetica degli integratori rispetto ai controlli.
1) Signorile, P. G., Viceconte, R., & Baldi, A. Novel dietary supplement association reduces symptoms in endometriosis patients. Journal of cellular physiology, 2018.
2) Bina F et al, “Plant-derived medicines for treatment of endometriosis: a comprehensive review of molecular mechanisms“, Pharmacol Res, 2019.
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