L’endometriosi è una patologia ginecologica estrogeno dipendente, cronica tipica dell’età fertile, ad insorgenza spesso precoce,…

Endometriosi e Gravidanza
L’endometriosi può ridurre la fertilità, ma avere un figlio è comunque possibile. Quando non vi si riesce in maniera naturale, un aiuto può giungere dalla fecondazione assistita.
Il dolore, in molti casi, è insopportabile e rappresenta la prima preoccupazione per le donne che soffrono di endometriosi. A seguire, c’è il timore di non poter avere figli.
L’endometriosi, in effetti, può interferire in diversi modi sulla fertilità spontanea della donna: danneggiando la qualità degli ovociti, impedendo l’impianto dell’embrione nell’utero, creando delle aderenze tra i tessuti che possono arrivare a ostruire il transito attraverso le tube.
Ma questo non vuol dire che la malattia, per quanto frequente (si calcola che siano colpite il 10-15 per cento delle donne in età fertili: all’incircia tre milioni in Italia) e complessa (l’infertilità è un problema che riguarda quasi la metà delle pazienti), rappresenti un ostacolo insormontabile al desiderio di maternità.
Perchè si manifesta
La malattia si manifesta quando cellule dell’endometrio, il tessuto che riveste l’utero, migrano in altre sedi del corpo. La diagnosi dell’endometriosi è spesso difficile e lunga. La molteplicità delle sue manifestazioni è uno dei motivi per i quali spesso l’endometriosi viene scoperta solo dopo anni.
L’endometriosi non causa soltanto dolore, assenze dal lavoro e compromissione della qualità della vita. La malattia, se non curata adeguatamente, può portare all’infertilità o alla sterilità femminile.
Questo spiega perché, oltre che sul benessere fisico, l’endometriosi può avere anche conseguenze psicologiche e pesare notevolmente sul rapporto di coppia.
Endometriosi si può avere un figlio?
Una delle prime domande che le ragazze e le donne pongono al proprio ginecologo, una volta ricevuta la diagnosi e prima di definire il piano terapeutico, è se potranno avere figli o meno.
L’approccio all’endometriosi dipende prevalentemente dai sintomi e dal desiderio di maternità della paziente. Le opzioni includono l’attesa, la terapia medica (agisce sui sintomi, senza ridurre le lesioni, che possono tornare a crescere dopo la sospensione delle cure) o chirurgica e la procreazione medicalmente assistita.
L’intervento è da considerare necessario quando la malattia è dolorosa e invalidante e i trattamenti farmacologici (pillola anticoncezionale ed estroprogestinici) non danno i risultati sperati.
Quando l’endometriosi causa infertilità?
Siccome si sa che le cisti nascono dall’ovulazione, l’uso della pillola anticoncezionale (sia nelle donne già operate sia tra coloro che possono evitare l’intervento) può rappresentare una valida opportunità per preservare la fertilità (in questo modo si evita la formazione di nuove cisti).
Rimanere incinta con l’endometriosi, dunque, è possibile. In alcune donne la gravidanza può attenuare i sintomi della malattia, in altre invece no: in ragione di un aumento di volume dell’utero, che esercita una pressione sulle zone pelviche colpite dall’endometriosi.
L’endometriosi è accompagnata da un rischio più alto (anche se non di molto, rispetto al resto delle gestanti) di complicanze durante la gravidanza e al momento del parto per le donne che soffrono di endometriosi: preeclampsia, placenta previa, nascita prematura e parto cesareo.
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