L’endometriosi è una patologia ginecologica estrogeno dipendente, cronica tipica dell’età fertile, ad insorgenza spesso precoce,…

In genere, l’endometriosi viene a donne tra i 15 e i 49 anni. È l’età riproduttiva, quando l’ormone predominante è un estrogeno di nome estradiolo. L’estradiolo è il più potente degli estrogeni. É 12 volte più potente dell’estrone (che prevale in menopausa) e 80 volte più potente dell’estriolo (che prevale in gravidanza). Estrone ed estriolo non piacciono all’endometriosi. Quando cessa la dominanza di estradiolo, l’endometriosi si ferma.
L’estradiolo serve all’endometrio per crescere durante il ciclo ovarico. E l’endometrio fuori posto cresce molto più in fretta del normale. Oltre a recepire più estrogeno, è anche capace di produrlo. E ne produce tanto. In questo modo la mucosa prolifera in maniera abnorme, e l’endometriosi progredisce.
Troppi estrogeni possono innescare l’endometriosi. “Troppi” significa di più rispetto al progesterone. Se questa dominanza diventa cronica, è segno di un grave squilibrio ormonale: il progesterone ha perso la capacità di bilanciare l’estradiolo e gli resta sottomesso, mentre dovrebbe prevalere nella fase luteinica del ciclo. Nei paesi occidentali soffre di dominanza estrogenica il 50% delle donne sopra i 35 anni. Si possono avere troppi estrogeni in corpo per diversi motivi:
perché il naturale antagonista dell’estradiolo, il progesterone, è troppo basso per patologie che inducono iperproduzione di estrogeni, come l’endometriosi perché si assumono estrogeni anche dall’esterno (con una dieta scorretta, con la terapia ormonale, o esponendosi a sostanze chimiche interferenti) perché si è in sovrappeso (più tessuto adiposo significa più aromatasi) per disfunzioni del fegato e dell’intestino, organi deputati alla gestione e allo smaltimento degli ormoni in eccesso.
Il progesterone può essere basso:
per l’età. Il progesterone cala gradualmente con l’età, ma dai 35 ai 50 anni subisce un vero e proprio tracollo, riducendosi del 75%. Nello stesso periodo, l’estradiolo cala solo del 35%, conquistando così facilmente la dominanza.
per lo stress. Per produrre il cortisolo (ormone dello stress) le ghiandole surrenali attingono al progesterone nel sangue, che di conseguenza diminuisce.
Troppi estrogeni si possono abbassare:
con i farmaci per endometriosi
migliorando la risposta allo stress
con la medicina alternativa per endometriosi
con la dieta per endometriosi
con l’ipotalamo è la struttura del sistema nervoso che dialoga col sistema endocrino. Registra le informazioni che viaggiano lungo le fibre nervose (emozioni e stress) e i livelli ormonali nel sangue. Quindi, dirige la produzione di tutti gli ormoni steroidei:
modulando l’ormone dello stress (cortisolo) risponde al sistema nervoso
modulando gli ormoni sessuali (androgeni, estrogeni e progesterone) soddisfa le richieste del sistema endocrino
Per contribuire all’equilibrio ormonale dal lato dell’ipotalamo, si dovrebbe evitare lo stress. In condizioni di stress, infatti, l’ipotalamo ordina la produzione di cortisolo, la cui sintesi parte dal progesterone. Se il progesterone viene usato dalle ghiandole surrenali per produrre cortisolo, ne resta meno in circolazione per contrastare la dominanza di estrogeni.
L’ipotalamo decide quali e quanti ormoni steroidei devono essere prodotti. Lo decide in base alle informazioni che riceve dal sistema nervoso e dal sistema endocrino. Non comunica direttamente con gli addetti alla produzione: lo fa tramite un portavoce, l’ipofisi. L’ipofisi avalla gli ordini dell’ipotalamo e li gira fedelmente alle ovaie, alle ghiandole surrenali e all’enzima aromatasi. Queste modulano di conseguenza le attività in corso. Gli ormoni steroidei circolano nel sangue, legati o liberi. La quota legata viaggia a bordo delle proteine plasmatiche, che la rilasciano dove necessario. La quota libera è pericolosa: senza la mediazione delle proteine plasmatiche, si rende disponibile a sproposito (ne sono ghiotti i recettori dell’endometrio fuori posto). È compito del fegato diminuire la quota libera degli ormoni circolanti o disattivarla. Gli ormoni disattivati passano poi all’intestino, che può riattivarli o eliminarli. Fegato e intestino si ripassano gli ormoni più volte (circolo enteroepatico), attivandoli o disattivandoli per calibrare i livelli ormonali.
Una sana alimentazione, stare lontani dagli interferenti endocrini e non assumere farmaci contenenti estrogeni può aiutare le donne affette dalla endometriosi.
Questo articolo ha 0 commenti